Che bella la lingua italiana. Che bello è il verbo sentire. Durante una cena Sara, una mia cara amica, allungando il suo piatto verso Luciano, è sempre colpa di Luciano, gli ha chiesto se voleva sentire quello che aveva nel piatto e dopo qualche attimo di esitazione Luciano ha avvicinato l'orecchio al piatto tra lo stupore generale. Ci siamo fatti una sana risata e un po tutti abbiamo iniziato a riflettere quanto sia complicato e ricco il verbo sentire. Vuoi sentire? in questo caso era inteso come Vuoi assaggiare? ma sentire è anche udire, provare, percepire, captare, emozionarsi, assaporare, ascoltare, percepire. Forse si potrebbe sommarli tutti in un unico verbo: ricevere. Sentire e ricevere si somigliano moltissimo: entrambi contengono un senso di attesa, di aspettative, di attenzione e danno sempre un risultato finale. Sono verbi che non lasciano in sospeso ma in positivo o negativo danno sempre un risultato certo o incerto poco importa. Sentire è il mio verbo preferito.

"Il coraggio è quello che ci vuole per alzarsi e parlare; il coraggio è anche quello che ci vuole per sedersi ed ascoltare."
Sir Winston Churchill