Non resta che guardare il cielo

Mio padre, che tutti chiamavano “Cocco”, era un collezionista di cose. 
È morto il 1 dicembre 2017. Mi sono accorto che la casa, il garage e la cantina erano piene di cose che lui aveva raccolto, classificato, allestito.
Mi sono accorto che lui era ovunque in quelle cose e che quelle cose che magari singolarmente non avevano nessun senso insieme erano i suoi occhi, le sue braccia, le sue spalle, le sue gambe.
Erano Lui. La sua assenza è una presenza costante nella mia vita. Presenza che si fa sentire in ogni angolo di casa. Ha creato spazi, angoli, piccoli allestimenti con cose che hanno assorbito la sua energia. Questa energia si avverte ed è un continuo abbraccio ora che non c’è più. È come se mi avesse lasciato dei segni. Io e mia mamma siamo molto presenti tra le sue cose: una mia fototessera davanti a tutti i miei quaderni delle elementari messi su un armadio in cantina, una foto di mia mamma da giovane tra i bicchieri della credenza. Era il suo modo di tenerci vicino anche quando non lo eravamo; io a Milano e mia mamma con un principio di demenza che le fa dimenticare molte cose. Manca molto e il giorno della sepoltura mi ricordo di aver rivolto il mio sguardo in alto e mi sono detto : non resta che guardare il cielo. Non una frase disperata senza speranza ma tutto il contrario. Pensavo al futuro, a superare quel duro momento ad andare oltre consapevole che tanto il Cocco mi accompagnerà per sempre.

2017 / 2018

Non resta che guardare il cielo

My father, who everyone called “Cocco”, was a collector of things.
He died on December 1, 2017. I realized that the house, the garage and the cellar were full of things that he had collected, classified, set up.
I realized that he was everywhere in those things and that those things that perhaps individually made no sense together were his eyes, his arms, his shoulders, his legs.
It was Him. His absence is a constant presence in my life. Presence that is felt in every corner of the house. He created spaces, corners, small settings with things that absorbed his energy. This energy is felt and is a continuous embrace now that it is gone. It's like he's left marks on me. My mom and I are very present among her things: a passport photo of me in front of all my elementary school notebooks placed on a cupboard in the cellar, a photo of my mom as a young man between the glasses in the cupboard. It was his way of keeping us close even when we weren't; me in Milan and my mother with a principle of dementia that makes her forget many things. Missing a lot and on the day of the burial I remember looking up and I said to myself: all that remains is to look at the sky. Not a desperate sentence without hope but quite the opposite. I was thinking about the future, about overcoming that hard moment to go beyond knowing that the Cocco will accompany me forever.

2017 / 2018

DINAMICHE TRA GIOCATTOLI
stampa fotografica su carta lustre, 100x65 cm, 1/3
2018

IL QUOTIDIANO SURREALE
stampa fotografica su carta lustre, 100x65 cm, 1/3
2018

DOLCE COLLEZIONE DAL MONDO
stampa fotografica su carta lustre, 100x65 cm, 1/3
2018

IL COCCO, VIAGGIATORE IMMAGINARIO
stampa fotografica su carta lustre, 60x40 cm, 1/3
2017

L’ ANGOLO DEL COCCO
stampa fotografica su carta lustre, 100x65 cm, 1/3
2017

LUCKY BOY
stampa fotografica su carta lustre, 22,5x15 cm, 1/3
2017

IVO + MIRKO
stampa fotografica su carta lustre, 24,8 x16,5 cm, 1/3
2017

RICORDI DI UN VIAGGIATORE IMMAGINARIO
stampa fotografica su carta lustre, 100x65 cm, 1/3
2017

TU SEI QUELLO CHE SAI E SAI QUELLO CHE DIVENTERAI
stampa fotografica su carta lustre, 100x65 cm, 1/3
2018

IL NECESSARIO
stampa fotografica su carta lustre, 100x65 cm, 1/3
2017

ARTE E PROFANO
stampa fotografica su carta lustre, 100x65 cm, 1/3
2018