C’è una bella differenza

C'è una bella differenza

testo di Marco D'Azzo

Le crepe, come le rughe, sono regali del tempo. Un tempo che scandisce il nostro avanzare, curioso. Senza tempo tutto sarebbe statico, fermo e in gelatina. Senza tempo non avremmo modo di avanzare senza prestare la dovuta attenzione e non avremmo modo di soffermarci, di sospenderci, di scrutare in profondità, attenti e affamati.

Non avremmo modo, in nessun modo, di guardare con attenzione il continuo fluire del cambiamento. Un cambiamento a tratti rapido e scattante, a tratti lento e profondo.

Non avremmo modo, in nessun modo, di percepire e di reagire, cercando un gesto congruo, una parola adatta.

Non avremmo modo di capire, semplicemente, o almeno di cercare di capire.

Nelle crepe, come nelle rughe, si legge la vita profonda delle cose, la vita sorprendente dell’altro. Quante scoperte, quante ovvietà, quante miserie e quanta meraviglia si scoprono prendendosi il tempo per ammirare quanta ricchezza vive nella differenza, quella tra noi e l’altro, complicata da quella tra ieri e oggi, tra il prima e il dopo, tra l’oggi e ciò che verrà.

E quindi scaviamo e scaviamo e scaviamo, fino alle rovine, fino al cuore delle cose, fino al cuore delle persone, ed é solo cercando, con cura e minuzia , con grazia e impeto, che abbiamo la possibilità di ammirare e persino partecipare, al grande spettacolo.

Farlo é un bisogno imprescindibile, un urgenza, farlo fa’ la differenza, UNA BELLA DIFFERENZA.

C'è una bella differenza

by Marco D'Azzo

Cracks, like wrinkles, are gifts of time. A time that marks our advance, curious. Without time everything would be static, still and in jelly. Without time we would have no way to advance without paying due attention and we would have no way to linger, to pause, to peer deeply, attentive and hungry.

We would have no way, in any way, to carefully watch the continuous flow of change. A change that is sometimes quick and snappy, sometimes slow and profound.

We would have no way, in any way, to perceive and react, looking for a suitable gesture, a suitable word.

We would have no way of simply understanding, or at least of trying to understand.

In the cracks, as in the wrinkles, we read the deep life of things, the surprising life of the other. How many discoveries, how many obvious things, how many miseries and how much wonder can be discovered by taking the time to admire how much richness lives in the difference, that between us and the other, complicated by that between yesterday and today, between before and after, between today and what will come.

And so we dig and dig and dig, to the ruins, to the heart of things, to the heart of people, and it is only by seeking, with care and detail, with grace and impetus, that we have the opportunity to admire and even participate in the great show.

Doing it is an essential need, an urgency, doing it makes the difference, A BEAUTIFUL DIFFERENCE.