C'è stato un periodo della nostra vita in cui avevamo le tasche vuote e potevamo correre e viaggiare leggeri, sorvolando i pensieri, la vita. Il tempo ci ha portati ad accumulare pietre piccole, medie, grosse a volte enormi che hanno contribuito a rallentarci altre invece ci hanno dato la spinta per cambiare le nostre strade. Queste pietre sono i nostri ricordi, i nostri pensieri, i nostri sogni, le nostre aspettative ma anche le nostre tradizioni e le nostre radici che spesso si trasformano in catene che ci ancorano laddove noi non vorremmo più stare. Le pietre sono le persone che ci circondano, possono essere il nostro lavoro, le bollette, il bollo dell'auto, la fila in posta. In realtà tutto può diventare massi enormi ai nostri occhi.

"Non so come apparirò al mondo. Mi sembra soltanto di essere stato un bambino che gioca sulla spiaggia, e di essermi divertito a trovare ogni tanto un sasso o una conchiglia più bella del solito, mentre l’oceano della verità giaceva insondato davanti a me.
Isaac Newton

Sono i nostri occhi prima degli altri sensi a darci il peso di ciò che vediamo. Ma vi siete mai soffermati davvero a pesare i vostri problemi, o semplicemente i vostri amici? I nostri occhi pesano le emozioni, il nostro cuore è la bilancia. Siamo noi a decidere il peso dei nostri sassi senza quasi mai bilanciarci con la realtà accrescendo il volume del nostro cappotto pieno di sassi.

Ma a volte i sassi possono essere pietre preziose che non riusciamo a distinguere in un mare di roccia. Rallentando e confrontandoci potremmo scoprire molto. Potremmo ad esempio accorgerci che possediamo un fantastico tesoro.

"Le pietre sono maestri muti, esse fanno ammutolire l'osservatore, e il meglio che si impara da loro non si può comunicare."
Johann Wolfgang Goethe