Il termine indifferenza (dal latino indifferentia, composizione di in (privativo) e differentia, senza differenza) in filosofia può significare:

  • tranquillità d'animo espressa senza desiderio o rifiuto di fronte ad un oggetto;
  • comportamento tale che, all'atto di prendere una decisione tra due alternative, non si sceglie né l'una né l'altra perché vengono considerate ininfluenti e incapaci di produrre cambiamenti rispetto alla condizione esistente.

E' sul primo punto mi sono soffermato. Ho sempre pensato all'indifferenza con accezione negativa come credo molti di noi. Penso ad esempio all'indifferenza nei confronti di un atto di ingiustizia. Ma in realtà potrebbe essere anche un atteggiamento positivo e dai risvolti sociali incredibili. Fatto di cronaca di qualche giorno fa: una coppia di fidanzati si scambiano un bacio in metropolitana a Roma e fin qui niente di strano se non fosse che subito dopo un uomo spinto da un raptus di odio ha attraversato i binari solo per far capire ai due ragazzi che per lui non è accettabile tale "degrado" e "orrore" e così li ha presi a calci e pugni.

Per un bacio.

In metropolitana.

Ha attraversato i binari.

Un bacio.

Nel 2021.

Ora pensate se questo povero uomo distrutto da tutto questo odio avesse sfruttato l'indifferenza. L'atto di violenza non sarebbe avvenuto e i due ragazzi avrebbero potuto limonare in santa pace.

L'indifferenza va sempre contestualizzata. Credo che sia giunta l'ora di provare indifferenza a certe differenze che tra l'altro non portano altro che arricchimento culturale, emotivo, sociale.