Ho ritrovato nella solitudine (che non per forza ti isola dalla persone fisicamente) durante i vari lockdown il tempo, e la capacità di analizzarmi e di studiare, capire e sentire ciò che mi circondava e che mi circonda. Ho trovato gli strumenti per questa analisi: un metodo che mi permette di ritrovare equilibrio e che mi evita le cadute. Non che le cadute siano il male assoluto ma rialzarsi da terra è sicuramente più faticoso che riprendersi semplicemente da un inciampo. La solitudine spinge all'ascolto di se stessi e quindi anche nei confronti degli altri. Siamo cresciuti credendo che la solitudine, lo stare da soli, sia brutto e che è normale provare paura, che sentirsi persi sia segno che qualcosa non va. Ci sono tantissime situazioni che portano alla solitudine e troppo spesso si pensa alla solitudine come a dei periodi vuoti ma la solitudine a più a che fare con noi stessi, con le nostre intimità che al rapporto con gli altri.

La solitudine è un sentimento e una sensazione che va affinata, va interpretata. Coglierla non significa per forza essere depressi: significa anche viaggiare in questi vuoti. Imparare ad ascoltarsi e a concedersi a quelle verità da cui spesso fuggiamo e di cui spesso abbiamo timore. Educare alla solitudine non significa insegnare la paura. Significa insegnare ad amarsi, insegnare l'importanza dell'ascolto. Significa trovare le forze in noi stessi senza dover aggrapparci ad altri fisicamente o spiritualmente. Significa autodeterminarsi. Significa cercare i propri stimoli che una volta azionati ci aiutano a comprendere meglio oppure al contrario ci creano dubbi e mettono in discussione i nostri credo. Dubitare non è mai un male anzi quasi sempre mettersi alla prova significa varcare nuovi limiti, significa ascoltare vari linguaggi molto diversi dai nostri. Dubitare del proprio IO porta quasi sempre a una crescita personale. Come si educa alla solitudine? La paura è la più grande nemica della solitudine. Aver paura significa limitarsi e limitare. Aver paura ci costringe a chiudere gli occhi. Educare alla solitudine significa fondamentalmente educare al coraggio. Avrei altro da dire sulla solitudine...magari più avanti...

Mi fa troppo piacere che tu sia qui. Vorrei quasi gustarmelo in solitudine.
Carlo Gragnani