sentire v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e delle particolari accezioni, i sign. fondamentali del verbo si possono ricondurre a questi tre: avvertire una percezione; avvertire una sensazione; provare un sentimento...Più comunem. si riferisce all’uno o all’altro dei sensi (udito, tatto, gusto, odorato, non però alla vista)... Dal dizionario Treccani.

Sentire è un verbo bellissimo. Comprende quasi tutti i sensi, è avvolgente, rassicurante, vibrante. Non sentire nulla mette paura se ci si pensa. E' tempo di sentire che non vuol dire chiudere gli occhi: è tempo di sentire prima di osservare. La vista è un senso immediato e ha caratteristiche positive e negative. Possiamo schivare un pericolo grazie alla vista e allo stesso tempo ci permette di giudicare fraintendendo: non è tutto così chiaro come pensiamo.

Sentire esclude il giudizio, è abbandonarsi all'ascolto, è fiducia in noi stessi e negli altri.

Credo che sentire sia la definizione più completa del termine Vita.

“I sensi non ingannano, inganna il giudizio.”
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