Al via domenica 3 luglio la seconda edizione di Concentrico Art.

Una parte del Concentrico Festival dedicato all'arte contemporanea presso l'ex mercato coperto di Carpi in piazzale Ramazzini curata dall'artista e amico Andrea Saltini.

Quest'anno Andrea ha deciso di esporre gli stessi artisti che a febbraio avevano fatto parte della mostra indipendente curata e organizzata da Veronica Barbato a Lugano questo perchè tra noi si era creato un bellissimo clima: scambi, riflessioni, risate e consigli.

Veronica Barbato, Milena Altini, Fabiana Fogagnolo, Alex Dorici, Teo Vazquez, Mustafa Sabbagh. Mi sento carico e felice di condividere con loro gli spazi dell'ex mercato coperto di Carpi. Tutti artisti che stimo e ammiro non solo professionalmente ma anche come persone.

Inutile dire quanto sono grato a Veronica e ad Andrea per avermi dato questa possibilità

Partecipo con due progetti molto importanti per me e a cui sono anche fortemente legato: CalmaTempesta e Se non vedo credo.

Due progetti d'impatto che spero possano far riflettere su alcune tematiche che spesso consideriamo banali e non importanti nelle nostre vite mentre invece condizionano parecchio le nostre scelte.

La mostra collettiva sarà visitabile dal 3 al 24 luglio. Avete tutto il tempo per passare da Carpi e farmi sapere che ne pensate.

Qui il sito per vedere tutto il programma del festival

CONCENTRICO

Qui invece per acquistare i biglietti per la mostra

BIGLIETTI

Qui invece le parole del curatore Andrea Saltini:

“La mostra collettiva presentata a Concentrico Art non ha un tema: ha un tempo.
La mente dell’artista si distingue da quella dell’essere umano animale per la sua capacità di andare oltre l’oggettività scoprendo nuove realtà, lo slancio vitale: il noi presente.

Viviamo gran parte della nostra esistenza in una dimensione assente, sospesi tra ciò che non esiste più, perché è già stato e ciò che non esiste ancora, perché non si è ancora realizzato, del tutto indifferenti all’unica dimensione temporale in cui possiamo realmente essere, in cui abbiamo potere: il nostro presente. È adesso che si consuma la vita, adesso si giocano le sorti della partita, anziché preoccuparci del

passato e del futuro dovremmo occuparci del nostro presente: il qui e ora. Perché è oggi che costruiamo il passato di domani.
Rumore, impegni, il multitasking esasperato, l’incapacità di restare soli con noi stessi, cercando disperatamente quella esagerazione che come uno tsunami ci trascini via dall’adesso, dal qui e ora. Camminiamo senza vedere, parliamo senza ascoltare, stringiamo senza sentire, regaliamo i nostri giorni alla fitta nebbia dell’oblio.
Ecco, “oblio”, è la parola giusta!
Questi artisti affrontano la vera e propria tragedia dell’oblio presente.
Dentro l’oblio presente non ci sono le nostre azioni, le vite degli altri e la percezione di una realtà, ci siamo noi. Qui ed ora.”
Andrea Saltini