L' anno appena trascorso mi ha destabilizzato. Molte dinamiche nella mia vita sono cambiate e la ricerca di un nuovo equilibrio è stata un' esigenza profonda, maturata dalla necessità di pormi degli obbiettivi, di superarli ma seguendo una strada, un percorso. Quando la terra sotto i piedi viene a mancare subentra la paura e l' insicurezza così ho fatto la cosa più naturale del mondo: mi sono costruito un nido. Questo rifugio è G.art. Un luogo in cui posso stare solo, progettare, scrivere e riflettere. Ma è anche un luogo di condivisione: artisti, amici, vicini di casa frequentano G.art, chi per scambiare solo delle chiacchiere chi perchè incuriosito da quello che faccio.

"L’arte deve confortare il disturbato e disturbare il comodo.
Banksy

Un altro nido che mi sono costruito è il concetto che non mi serve un vero nido. L' importanza delle cose immateriali, delle emozioni e dei sentimenti. Il non luogo per eccellenza è il cielo. Per me il cielo è uno spazio quasi fisico, una comfort zone in cui poter lasciare liberi i miei pensieri positivi e negativi. Una succursale dell' anima che va mantenuta pulita, chiara, luminosa. Un non luogo a cui chiedere risposte e in cui capire che le risposte siamo noi stessi. Nessun altro potrà veramente risponderci se noi non siamo predisposti ad ascoltare perchè noi stessi siamo la nostra comfort zone, il nostro cielo: noi siamo infinito.

La vera misura di un uomo non si vede nei suoi momenti di comodità e convenienza bensì tutte quelle volte in cui affronta le controversie e le sfide.
Martin Luther King