La mia lo è stata per un lungo periodo.

Partiamo dalla base: avete presente quando nella vostra vita ad un certo punto vi convincete o vi convincono che vi manchi qualcosa? Ecco che trasformate la vita in un puzzle; sempre alla ricerca di un pezzo mancante che aggiunge dettagli all'esistenza e aiuta così a completare un'immagine di benessere, serenità e felicità. Tanti pezzi che tutti insieme formano le nostre esistenze, ci identificano e ci rendono comprensibili agli occhi degli altri. Quando guardiamo dei pezzi di un puzzle non sistemati e ancora chiusi in un sacchetto non abbiamo la percezione di che figura rappresenteranno e questo provoca in noi inquietudine, e non ci permette di decifrare/capire/giudicare la vita che abbiamo davanti.

E pensate anche a quanto è complicato completare un puzzle; l'ansia di voler finire il prima possibile, la rabbia quando non si trova il pezzo giusto, la delusione quando pensiamo di averlo trovato ma non lo è, l'illusione quando lo incastriamo ma non entra perfettamente ma a noi piace pensare sia quello corretto. E' veramente faticoso vivere come un puzzle.

Io ci ho provato. Volevo un puzzle come quello di tutti gli altri. Mi faceva soffrire tantissimo. Non solo non riuscivo a trovare i pezzi giusti ma spesso non avevo neanche presente quali pezzi cercare. La vita è troppo misteriosa e talmente ricca di variabili che almeno a me è impossibile immaginarmela già completa. E poi penso...se anche riuscissi a completare il mio puzzle dopo che faccio?

No niente alla fine credo che la vita non sia un puzzle! Che si, sia composta da pezzi, ma senza nessun incastro. La vita, almeno la mia, non si sviluppa in orizzontale ma in verticale sempre alla ricerca di un equilibrio aggiungendo giorno dopo giorno, anno dopo anno pezzi nuovi, alcuni dei quali mi danno stabilità altri distruggono tutte le mie certezze, alcuni più grandi degli altri e altri che cadendo si perdono.

Io penso che la vita non sia un puzzle.